L’extension ciglia è un servizio che sta diffondendosi a macchia d’olio nell’estate 2019.

Questo tuttavia potrebbe condurre anche ad uno degli inconvenienti peggiori in cui una cliente possa incappare: finire nelle mani di una lashmaker improvvisata.

Come già accade nel mondo nails, anche con l’extension ciglia molte ragazze pensano che questo servizio consista esclusivamente nell’applicazione delle ciglia sugli occhi. 

In realtà è molto di più.

La lashmaker è una autentica “professionista dello sguardo”, che deve a colpo d’occhio essere in grado di trovare la migliore soluzione per valorizzare, e NON appesantire, lo sguardo delle clienti.

A questo proposito, la consulenza preliminare è importantissima, per molteplici motivi:

  1. Permette di conoscere sia a livello personale che professionale l’artista a cui ci si affiderà;
  2. Permette alla professionista, tramite poche e semplici domande, di comprendere quali sono le abitudini ed i gusti della cliente in tema di make up, per scegliere insieme l’effetto che meglio valorizzerà il suo sguardo;
  3. Favorisce la valutazione dei parametri di base che si devono valutare per garantire un lavoro adeguato alle esigenze e sicuro.

Ma quali sono questi parametri?

Dopo aver accertato che tipologia di effetto realizzare (one to one, volume leggero, medio o mega volume), sia parlando con la cliente, sia osservando spessore e lunghezza delle ciglia naturali, è importante osservare anche due criteri che permetteranno di scegliere il design più adatto alla cliente.

Questi due criteri sono:

  • ASSI, ovvero la linea immaginaria che unisce gli angoli interno ed esterno dell’occhio, e permette di comprendere se l’occhio è dritto, ascendente o discendente;
  • DISTANZE, ovvero se la cliente con cui ci interfacciamo ha occhi equidistanti, vicini o distanziati.

Sia chiaro che spesso si parla di millimetri, perciò il “difetto” non è così evidente ad occhio nudo, ma la mancata valutazione di questi criteri può portare ad un risultato non corretto ed esteticamente brutto.

A questi due criteri di base si aggiungono anche altri parametri:

  • Forma dell’occhio: rotondo, a mandorla, a triangolo, …
  • Profondità dell’occhio: infossato, sporgente
  • Ultimo, ma non meno importante, visione d’insieme con il resto del viso.

Ricordiamoci sempre che è necessario far risaltare gli occhi con le ciglia e non vedere le ciglia prima degli occhi.

Per ottenere un risultato esteticamente apprezzabile, anche il DESIGN gioca il suo ruolo. Quante volte arrivano potenziali clienti che desiderano un effetto che allunghi gli occhi verso l’esterno, mentre noi riscontriamo che quello è l’effetto meno adatto per loro?

In questi casi un po’ di sana psicologia è molto importante per far comprendere alla cliente che ciò che lei desidera non è fattibile perché non la valorizzerebbe, e diventa quindi utile giungere un compromesso che sia sano per gli occhi e soddisfi la richiesta.

Anche il peso delle ciglia sintetiche è importante per la buona riuscita del lavoro. Teniamo presente che dobbiamo “fare del bene” alle nostre clienti, e non portarle a perdere le loro ciglia naturali a causa di un lavoro mal fatto. Per questo, maggiore il volume scelto, minore sarà lo spessore delle ciglia sintetiche da utilizzare.

Tutte queste nozioni vengono ampiamente spiegate all’interno del piano formativo Truelash Academy, nello specifico nei corsi di 1° livello – one to one e di 2° livello – volume 2/4D.